L’Associazione nasce dall’esperienza di varie associazioni culturali, produzioni teatrali, professionisti nell’ambito psico-pedagogico e socio-sanitario e singoli artisti associatisi in un’unica struttura di produzione e formazione culturale con particolare riguardo alle fasce deboli e al disagio sociale.
Da Pirandello alle “human library”– Progetto speciale del MIC– Drammaturgia di Liv Ferracchiati, direzione artistica di Pascal La Delfa.
Sei regioni italiane coinvolte in un progetto dove si intersecano arte, teatro e sociale.
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Il calendario:
L’Aquila, 12 e 13 ottobre- Palazzo Lucentini Bonanni
Prato 26 e 27 ottobre- Officine Giovani
Roma 10 novembre- Castel Sant’Angelo
Cosenza 13 novembre- UniCal- Polifunzionale Filorosso
Fano (PU) 15, 16 e 17 novembre- Loggia San Michele- UniUrb sede Fano
Agrigento 28 dicembre- Le Fabbriche, Fondazione Orestiadi
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“Nuovi Luoghi Comuni” è un progetto realizzato per U.N.A.R. (Dipartimento antidiscriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri) dal 18 al 24 marzo 2024 in 8 regioni italiane, dalla Sicilia all’Alto Adige. Dettagli tra le news
Una piattaforma interattiva per coinvolgere i giovani pazienti degli ospedali pediatrici e i loro familiari ed amici. Il progetto è nato nel 2021 presso il reparto pediatrico onco-ematologico dell’Ospedale di Nocera Inferiore (SA) e realizzato in prima istanza grazie al sostegno della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, poi sostenuto dall’Azienda Tessile Romana. Il progetto, per la prima volta assoluta in Italia, ha previsto la realizzazione di una piattaforma web interattiva, attraverso la quale i piccoli pazienti e le loro famiglie possono sia accedere a contenuti dedicati in esclusiva a loro, sia avere la possibilità di interagire direttamente e “dal vivo” con le figure “ludico-sanitarie” di riferimento.
L’iniziativa, accolta dalla Dott.ssa Rosanna Di Concilio, responsabile del reparto, è un progetto pilota sperimentale, col sostegno della dott.ssa Carolina Damiani, e la Scuola di teatro Crescere Insieme oltre il teatro di Mercato San Severino.
Attualmente sono in corso delle evoluzioni del progetto, con collaborazioni importanti e l’ampliamento della piattaforma. A breve tutte le informazioni!
Progetto ERASMUS PLUS per il riconoscimento della figura dell’Operatore di Teatro sociale in Europa (S.T.O. Social Theatre Operator / Art Facilitator). Il “REcognition of the Social Theatre Operator as a professional to tackle the Risk of social Exclusion” è stato un progetto europeo a sostegno del teatro sociale e di comunità, della durata di tre anni. Si è concluso alla fine del 2022 e ha coinvolto c altri cinque paesi europei: Irlanda, Polonia, Portogallo, Slovenia e Spagna. LEGGI DI PIÙ
Un nuovo progetto Erasmus Plus, di cui Oltre le Parole è uno dei partner italiani. Presentato nel 2020 in piena pandemia, nasce per agevolare la risocializzazione degli studenti grazie all’utilizzo del “gioco del teatro”. Il progetto prevede anche la creazione di strumenti, giochi e tecniche da poter utilizzare per gli insegnanti. “The Face Behind The Mask” coinvolge professionisti del teatro, docenti e scuole di Italia, Spagna e Galles. LEGGI DI PIÙ
Il testo, utile non solo per chi cerca un approccio al Teatro “Sociale” ma anche a chi voglia fare un confronto con le proprie esperienze e trarre nuova linfa dalle riflessioni e dalle esperienze dell’autore, è un’occasione per rivedere la professione dell’Operatore/Conduttore di Teatro Sociale e di Comunità, ma non solo: lascia profonditi ambiti di riflessione sul mondo del Teatro e dell’Arte in generale, e sulla necessità/possibilità di usare l’Arte come strumento per trasformare la Società: per questo si parla di “Teatro Sociale” e non solo perché svela metodologie, strumenti e sensibilità da utilizzare con soggetti vulnerabili.
Completa la pubblicazione la prefazione del prof. Gilberto Scaramuzzo (Università Roma Tre) e una bibliografia vastissima sulle pubblicazioni relative al Teatro Sociale e di Comunità in Italia.
L’idea di ‘teatro sociale’ negli ultimi anni è scoppiata, a volte quasi come una moda. Da un lato è venuta a galla, grazie alla rete, la miriade di piccole realtà che da anni fanno ‘teatro sociale’ nel proprio territorio, alcune delle quali sono diventate vere e proprie compagnie stabili. Dall’altro lato il ‘teatro civile’ è diventato una branca del teatro tradizionale grazie a grandi autori-interpreti. Proviamo a definire alcune differenze.
É quello realizzato con e da utenti (“attori” mai o quasi mai professionisti) che abbiano personalmente una sorta di “disagio” e/o agiscono in territori/situazioni socialmente difficili e che utilizzano il percorso teatrale (il laboratorio teatrale) come strumento e non come fine ultimo (lo spettacolo) che è solo una parte del percorso.
É quello realizzato da attori professionisti che trattano esclusivamente tematiche di impegno civico, il cui fine è lo spettacolo non il percorso che porta allo spettacolo stesso. Il fine ultimo quindi è il prodotto teatrale, realizzato in maniera professionale e destinato a un pubblico vasto, compreso quello del teatro “tradizionale”.
